Gli ostacoli al dimagrimento: su chi influisce il tuo cambiamento?

rete di sostegno

Per il successo di una dieta la determinazione personale è solo uno degli aspetti: forse il primo, forse il più facile da riconoscere, quello da cui iniziare. Esiste poi una parte “sommersa” che riguarda la rete invisibile di relazioni in cui viviamo, e che, volenti o nolenti, influenza il nostro comportamento e le nostre scelte.

Come accennavamo nel precedente articolo, il nostro Ambiente condiziona il nostro stato di benessere così come le nostre emozioni, dunque le nostre scelte.
Anche se non sempre è così, il mancato sostegno può costituire un ostacolo al raggiungimento della meta.

Il modo in cui ci trattiamo e ci aspettiamo di essere trattati ha radici nella nostra infanzia. Un Ambiente che offre sostegno non solo è ricco di incoraggiamenti diretti ed espliciti, ma implica anche la mancanza di influenze che ostacolino il nostro successo.

Sfortunatamente nella nostra vita possono esserci persone che, anche senza rendersene conto, non vogliono che i nostri sforzi per il raggiungimento della nostra forma fisica vadano a buon fine. Alcuni dichiarano questo apertamente, ma più spesso alcune persone scelgono la via indiretta, che riguarda atteggiamenti, critiche o “innocue” strategie per farci deviare dalla nostra dieta.

Di certo penserete che questi aspetti sono meno importanti della nostra determinazione, e che basta essere fermamente convinti per andare dritto verso il dimagrimento.
Tavolta è così, ed è buono che lo sia: è il caso in cui sembra che ci sia una motivazione molto forte che non si lascia influenzare.

Spesso, tuttavia, queste “percezioni” influiscono negativamente su di noi, e sono quelle che ci fanno interrompere la nostra ricerca di benessere: magari non all’inizio, ma nelle fasi più avanzate del nostro percorso (ad esempio, qualcuno non dimagrisce oltre un determinato peso!) o alla fine, quando siamo già dimagriti e rapidamente torniamo alle vecchie abitudini recuperando in fretta i chili perduti.

Per poter affrontare efficacemente questi ostacoli è importante comprendere chi agisce contro di noi (ribadisco, anche senza rendersene conto), e perché si comporta in tal modo. Ugualmente importante è l’analisi delle nostre percezioni, e la verifica della loro fondatezza.

Nella maggior parte dei casi il nostro cambiamento costituisce una minaccia per gli altri. Vi chiederete, com’è possibile che il nostro dimagrimento sia una minaccia per qualcuno?

Riflettete su quei casi in cui l’atteggiamento degli altri (uso questo termine per ribadire che spesso di tratta di comportamenti impercettibili ma che non mancano di sortire il loro effetto) finisce col bloccare il vostro progetto di miglioramento di voi stessi.

Con questo non intendiamo che questo aspetto sia una scusa per non iniziare a prenderci cura di noi stessi: ovviamente le ragioni di un fallimento, o del non intraprendere questo percorso, sono molteplici e multifattoriali. In alcuni casi, però, questo su cui voglio farvi riflettere è uno degli ingredienti del “mix”.

La vostra salute o la vostra felicità potrebbero farvi interessare meno a qualcuno e di più ad altri?
Se foste più sani e più belli, cerchereste nuove relazioni?
Perdereste entusiasmo per cose che facevano prima parte della vostra routine?
Trovereste nuovi modi di divertirvi?

La vostra ritrovata sicurezza nel gestire la vostra vita, potrebbe essere fonte di insicurezza per qualcuno che vi è vicino?
Alcune di queste preoccupazioni possono avere un fondamento, altre posso basarsi su percezioni erronee, in ogni caso è importante capire cosa significa (per voi e per loro) vedervi adottare uno stile di vita più sano.

Nel caso in cui ci riferiamo a persone molto vicine a noi, e che pensiamo possano essere aperte ad un confronto costruttivo, potremmo considerare la possibilità di parlare apertamente con loro delle questioni sopra elencate.

Se invece ci riferiamo a presenze non troppo significative per la nostra vita, potremmo considerare la possibilità di rivedere quel rapporto o prenderne le distanze.

Se la persona in questione è il partner, certe questioni irrisolte andrebbero affrontate direttamente, magari con l’aiuto di uno psicologo o un terapeuta, o una terza persona.

C’è sempre la possibilità che, per mitigare il conflitto, si rinunci ai propri obiettivi personali.

Alcune persone pur volendo davvero vederci riuscire, si comportano in modo scoraggiante: si arrabbiano, ci fanno battute sarcastiche, ci fanno prediche. Anche se agiscono a fin di bene, sfortunatamente queste persone sono poco abili ad offrire sostegno.

Come già detto nel precedente articolo, con queste persone può essere utile cercare di esprimere più chiaramente i nostri bisogni o provare (senza astio) a cercare altrove il nostro appoggio.

La storia di Alfredo.

Alfredo era un uomo di 45 anni, sposato con due figli. Svolgeva un mestiere in cui si prendeva cura degli altri, e che lo teneva molto occupato. La gente lo descriveva come molto bravo ad offrire sostegno agli altri, e molto disponibile verso i familiari e gli amici.

I suoi sforzi per il dimagrimento avevano sempre un buon successo, ma svanivano dopo alcuni mesi dall’inizio della dieta. Esplorando le ragioni di queste continue interruzioni, Alfredo scoprì che il sostegno che riceveva dal suo Ambiente era praticamente nullo.

Era molto motivato nell’iniziare il suo percorso, aveva un buon piano di azione, conosceva dei validi principi alimentari, ma in questa fase le emozioni positive e l’incoraggiamento per lui non contavano quasi nulla: in queste fasi iniziali era perfettamente in grado di fare da solo, mantenendo la giusta concentrazione e una conseguente efficacia.

Col tempo, tuttavia, la motivazione scemava, ed i suoi errori lo demoralizzavano. Per evitare il senso di frustrazione dato dalla fatica di proseguire o mantenere i risultati, abbandonava il percorso, senza cercare sostegno nel suo Ambiente.

Col tempo, Alfredo riconobbe di essere molto abile nel prestare aiuto agli altri, ma di non essere capace di esprimere i suoi bisogni e di chiedere sostegno agli altri. Nell’analizzare la situazione, ad esempio, scoprimmo che non faceva mai sapere agli altri di voler perdere peso, o che si trovava in un momento di scoraggiamento.

Quando riferì alla moglie questa scoperta, essa non sembrò meravigliata, e gli rispose “l’ho sempre saputo, perché tu sei sempre una roccia per gli altri”.

La cosa sorprendente fu che, quando Alfredo chiese aiuto, trovò molta disponibilità nei suoi familiari. Man mano superò la barriera psicologica che ostacolava i suoi sforzi, e ampliando il suo modo di vedere le cose riuscì a portare avanti i suoi progetti di benessere.

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: www.jnyl.org.cn

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