Dieta: sono disponibile al cambiamento?

Il primo presupposto di un cambiamento autentico è la disponibilità al cambiamento.
Non è un gioco di parole, ma un impegno con noi stessi.
Noi siamo sempre disponibili a modificare alcuni comportamenti della nostra vita, ma esistono vari “livelli di disponibilità”, e non tutti arrivano a tradursi in un comportamento concreto.

Raggiungere un obiettivo significa mettersi in cammino.
Molti di noi vorrebbero cambiare molte cose nella propria vita, e spesso questo si riduce ad una semplice lista di desideri: non solo un nuovo peso, ma nuove abitudini, un nuovo lavoro, una nuova casa, persino nuove relazioni.

Spesso c’è ambivalenza tra il volere e il non volere, e per quanto molti cambiamenti sembrino portarci verso una vita migliore, più sana, più desiderabile, il nostro organismo tende alla “conservazione” delle cose così come stanno.

Ad esempio, una domanda molto banale potrebbe essere: per chi voglio dimagrire?
Molte persone lo fanno per gli altri, per il coniuge, per i familiari, o perché ci è stato insegnato che è meglio così.

Alcune persone desidererebbero tanto cambiare ma non hanno una reale fiducia nelle possibilità di riuscire.
Credete che sia possibile riuscire a raggiungere l’obiettivo? Ci credete tanto da riuscire a vedervi, una volta che lo avrete realizzato? Riuscite a sentire come potrebbe essere avere un corpo nuovo, e tenervelo per sempre?

Partite dal presupposto che, dal momento che niente succede per caso, avete mille ragioni per restare come siete e non affrontare quella montagna che è il cambiamento. Se siete arrivati al punto in cui siete, di certo è perché questa era la cosa migliore che siete riusciti a fare.

Il modo che abbiamo di mangiare, i chili in più che “ci impegniamo” a mettere su, ci sono serviti a qualcosa di buono: ognuno avrà motivi diversi, diverse storie che lo hanno portato a servirsi del sovrappeso come protezione da qualcosa di spiacevole.

Ma questo non può essere un eterno presente: arriva il momento in cui alcuni comportamenti, alcune abitudini, diventano disfunzionali e non ci sono più utili, ma noi le possediamo da così tanto tempo da non sapere come fare per liberarcene. Ci siamo dimenticati delle strade alternative, e quella che conosciamo bene è sgradevole ma confortante.

Perdere tanti chili significa anche affrontare quel momento in cui non avete ancora raggiunto l’obiettivo ma soffrirete per il sovvertimento delle vecchie care certezze.

Come accennavamo nel precedente articolo, la consapevolezza dei motivi che ci hanno spinto a metter su tanti chili è un passo importante. Nella saggezza greca si diceva “Conosci te stesso“: un’esortazione che invita a diventare consapevoli tanto delle proprie risorse, quanto dei propri limiti.

Quando le persone chiedono un consiglio su come fare per dimagrire, per iniziare un percorso dimagrante, per migliorare la loro qualità di vita o le condizioni di salute, vogliono un quadro chiaro e preciso di se stessi, una prescrizione personalizzata, delle linee guida da seguire.

Ma quando chiediamo loro qualcosa di più riguardo le attività che svolgono, come si sentono quando le svolgono, riguardo alla loro alimentazione e ai vissuti che sottendono l’atto del nutrirsi, queste persone spesso ne hanno un’idea piuttosto vaga.

Avere delle informazioni di base sul proprio rapporto col cibo, col corpo e col movimento non è difficile, basta un po’ di disponibilità alla riflessione e all’auto-ascolto. Conoscere il proprio “profilo”, da questo punto di vista, è una responsabilità personale.

Il problema è che assumersi questa responsabilità non è una cosa che tutti coloro che devono mettersi a dieta sono disposti a fare, e tanto più spesso preferiscono che sia qualcun altro a dare loro delle informazioni su chi sono e cosa devono fare.

Il che è anche buono, per iniziare: trovare qualcuno che ci faccia “da specchio”, cui raccontare per raccontar-ci, è di grande aiuto. Ma non è possibile motivare qualcuno che non sia disposto ad essere motivato.

Scusandomi per il gioco di parole, mi spiego meglio: le persone che chiedono di essere accompagnate senza fare prima una valutazione onesta di “dove sono”, di cosa sentono, e cosa hanno bisogno di cambiare, sono destinate a perdersi per strada.

Questi sono i punti che lungo il cammino agiscono per orientarci, come dei riferimenti su una mappa durante un viaggio.

Nessuno può spingerci a cambiare “dall’esterno”, senza che noi non ne siamo convinti in prima persona: può essere un cambiamento che può durare per un certo periodo di tempo, variabile da persona a persona, ma finiremo inevitabilmente a tornare al punto di partenza se non agiamo sulla nostra motivazione più profonda e personale.

Trovate il vostro motivo, la vostra ragione per andare avanti.
Tenetevela stretta, perché tante saranno le insidie, dopo lo slancio entusiastico dell’inizio. In quei momenti, non perdete mai di vista chi siete e cosa volete.

Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: voglioviverecosi.com

Comments

  1. “Alcune persone desidererebbero tanto cambiare ma non hanno una reale fiducia nelle possibilità di riuscire” …questa è la frase che mi ha colpita di più perchè forse è quella che mi identifica di più…

  2. Cara Silvia,
    a volte sembra davvero scontato partire con convinzione, eppure è proprio il passo più difficile da compiere.
    A volte la motivazione è solo superficiale, e per raggiungerne una che sia profonda è necessario un pò di tempo ed un pò di lavoro personale.
    Una dieta è frutto di tre coincidenze importanti: il momento di vita giusto, la motivazione giusta, il nostro desiderio di dire “basta” a tutto quello che ci fa stare male.
    La fiducia in noi stessi, del resto, è una qualità che ci aiuta a compiere passi molto importanti, e non solo a tavola!
    Ma c’è un “segreto” che posso svelarti: la dieta stessa rappresenta un “fare il pieno” di motivazione. Cimentarsi con la perdita di peso, con il miglioramento della qualità della nsotra vita, e sapere che ci stiamo riuscendo, rappresenta una gratificazione molto forte man mano che si procede.
    Nei prossimi articoli troverai certamente qualche spunto di riflessione che tocca proprio l’argomento della motivazione personale.
    Se c’è un motivo per cui vale la pena provarci, dunque, e arricchire la nostra consapevolezza e sentirci forti e capaci.
    Ti faccio i miei auguri perché tu possa presto trovare questa fiducia in te stessa.

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