#Mieleperlemamme e il mondo delle macchie

#mieleperlemamme

Se c’è una persona esperta di bucato, quella è la mia mamma. L’abbiamo sempre chiamata “regina del bianco”, non so come faccia, ma il suo bucato è sempre perfetto e quando mi trovo in difficoltà, non le chiedo i consigli, le mando direttamente l’oggetto della mia insoddisfazione. Non pensate che le mandi le ceste piene (anche se sarebbe da fare), però è capitato che qualche capo delicato cui tengo particolarmente a volte sembrasse irrecuperabile e lei 9 volte su 10 me lo ha restituito come nuovo.

Ho ereditato molti talenti (e difetti) dai miei genitori, ma questo proprio non fa per me.  Io mi rilasso in cucina e lei a fare il bucato. Pensavo non ci fosse nulla che la mia mamma non sapesse sul bucato e invece non è così.

Come sapete giovedì Michelle ed io siamo state all’evento #mieleperlemamme per conoscere la lavatrice del futuro e lì mi si è aperto un mondo, ho scoperto moltissime cose che né io (beh ovvio :D) ne mia mamma sapevamo.

Vi rendete conto che abbiamo buttato tantissimi maglioncini infeltriti, negli ultimi vent’anni? Beh abbiamo scoperto che anche la lana infeltrita si può recuperare, ovvio che la cosa deve essere testata direttamente da me, e non ho intenzione di infeltrire una maglia appositamente ma se dovesse capitare proverò a fare come ci hanno detto all’evento: chiudere il maglioncino in un sacchetto di plastica e metterlo per poco tempo in congelatore.

Ho scoperto che il burro è un ottimo smacchiatore per la resina,  che il detersivo in polvere è il migliore detersivo per bianchi e macchie ostinate (e questo è il segreto della mia mammina), che i piumini vanno centrifugati per essere poi lavati nel migliore dei modi, in quanto la centrifuga elimina l’aria e riduce il tutto sottovuoto; che la centrifuga può e deve essere fatta sulla lana, che per smacchiare il vino rosso serve il vino bianco e soprattutto che non ci sono regole per il bucato ma che ognuno di noi alla fine trova la propria dimensione in questo senso. Infatti, mi sono sempre chiesta come mai la mia lana riesce a venire fuori quasi indenne dal lavaggio, ho sempre fatto la centrifuga, ed era uno di quei segreti che la mia mamma non avrebbe mai dovuto scoprire, non si sa mai decida di sfoggiare la famigerata “paletta” 😀 ahhahahaha.

Certo non è cosi semplice, mia mamma conosce i tessuti e sa come lavarli, conosce le macchie e sa come trattarle, e nonostante abbia provato in tutti i modi a trasmettermi ciò, io proprio non c’è la posso fare. A meno che non possieda la lavatrice W1 della Miele, con i suoi programmi già suddivisi per il tipo di tessuto e con la possibilità di selezionare il tipo di macchia da eliminare (mia mamma in versione robot). Se anche voi volete conoscere la nuova lavatrice w1 di miele cliccate qui e scoprirete un piccolo video che in pochi secondi vi mostra l’innovazione.

La serata è stata davvero carina, ho conosciuto diverse blogger che conoscevo virtualmente ma non di persona e Michelle è stata una bravissima valletta e fotografa. E poi abbiamo chiuso in bellezza, degustando un aperitivo e degli sfizi preparati con il forno a vapore MIELE. Gnam .

Inoltre a tutti i lettori del mio blog, Miele da la possibilità di acquistare fino a fine luglio la lavatrice giocattolo, per la cifra di 20 euro invece che a 50, basta recarsi al Gallery di Miele e dire di aver letto di questa promozione.

Questo post è offerto da Miele

Comments

  1. Bellissimo e soprattutto utilissimo articolo Alessandra.
    Bacetti

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