Rieccomi qui dopo un periodo di assenza abbastanza lungo, con una ricetta di un lievitato, mi mancava proprio e finalmente eccomi con questo pane di kamut e farro integrale con semi tostati nell’impasto, un pane rustico e davvero buono che ho regalato alla famosa signora Carla che mi ha pure richiesto la ricetta per riproporlo, e quindi eccomi qui a condividerla anche con voi. Ormai lo sapete adoro panificare, sentire il profumo del pane appena sfornato, udire lo scricchiolio della crosta friabile e croccante al punto giusto, intuire l’umore del pane e capire quanto è maturo al punto giusto per essere infornato.
Media
30 minuti + lievitazione
40/50 minuti
Basso
1 pagnotta
Ingredienti:
200 gr di kamut
200 gr di farro integrale
100 gr di semola rimacinata di grano duro
300 gr di acqua
1 cucchiaino di zucchero
10 gr di sale
15 gr di lievito madre secco
3/4 cucchiai di semi tostati misti
Preparazione
Miscelate e setacciate le farine e il lievito madre secco. Inserite queste insieme allo zucchero nella ciotola della planetaria e aggiungete tutta l’acqua. Iniziate a lavorare con la planetaria utilizzando il gancio. a bassa velocità, quando gli ingredienti si saranno amalgamati ma sono ancora umidi inserite il sale e i semi e fate incordare bene, quando l’impasto risulterà tutto aggrappato al gancio e si sara staccato bene dalla ciotola, finite di impastare a mano. Date una forma a palla e mettete in una ciotola a lievitare fino al raddoppio.
Passato questo tempo, ribaltate sulla spianatoia infarinata, appiattite con le mano e date le pieghe a tre come in questo post. Lasciate riposare ancora per mezz’oretta e poi date una forma allungata come spiegato sempre nello stesso post e mettete la forma a lievitare su un cestino di lievitazione infarinato (se ce l’avete) oppure su un telo infarinato, con la chiusura rivolta verso il basso.
Fate lievitare fino al raddoppio o fino a raggiungere il bordo del cestino di lievitazione. Fate la prova con il dio, appena vedete che la fossetta torna indietro lentamente è pronto per essere infornato.
Preriscaldate il forno a 240°.
Quando l’impasto sarà lievitato, con molta delicatezza ribaltatelo su una teglia foderata con carta forno o, se possedete una pietra refrattaria, su una pala leggermente spolverata di farina. In questo modo la parte che prima era sotto, e cioè quella della chiusura, dovrà trovarsi sopra.
Infarinate leggermente con un setaccio e incidete nel punto della chiusura e infornate. Quando infornate, spruzzate acqua con uno spruzzino sulle pareti del forno e abbassate la temperatura a 220*, statico sotto e sopra, mettendo la teglia nel secondo ripiano a partire da sotto.
Spruzzate nuovamente dopo 5 minuti. Fate cuocere per circa 45 minuti di cui gli ultimi 5 ventilato, comunque controllate che sia ben cotto sotto e sopra, quando ha un bel colore ed è leggero, provate a bussare sul fondo se sentite un rumore “vuoto”, e se la crosta ai lati del pane verso il basso non cede, allora il pane è cotto. Sfornate e appoggiate su una grata fino a che non è ben freddo, fino ad allora, non apritelo e non conservatelo nel sacchetti di plastica, se no vi si ammolla la crosta.
Posso testimoniare la fragranza e morbidezza fino a due giorni, conservato semplicemente nelle buste di carta, quelle del pane.
La signora Carla mi ha scritto quanto segue: pane SPECIALE abbiamo fatto le bruschette con tre fette solo aglio pomodoro asiago e un pò di origano SPECIALI. Insomma se volete usare la sua idea per delle ottime bruschette da condividere con amici fuori in giardino magari come antipasto 🙂 sapete che fatte così sono SPECIALI ^_^.
che buono, me la salvo subito questa ricetta meravigliosa!
Un bacione amica mia
perfetto, bravissima
Carissima, un pane non solo bellissimo, ma che profuma di amore e di cura, attenzione… tutte cose speciali che si possono trasmettere tramite il pane, alle persone che ami 🙂
GRAZIE!!!
Beh con tutto quello che comunque ti è successo in sto periodo, con i magnifici traguardi che hai raggiunto, sei davvero mitica a riuscire a sfornare delizie del genere!!!
Grandiosa