Il bullismo, oggi, si trasforma in cyberbullismo… e questo è un argomento che mi tocca profondamente.
Essere prepotenti e cattivi, nel gergo di oggigiorno “bulli”, non vuol dire essere fighi!
Al contrario di quello che pensano molti ragazzi, per esempio, avere molti amici su facebook non vuol dire che sei un personaggio importante, non sei ganzo se te la prendi con i più deboli o se ti cimenti nel tormentare il cosiddetto “sfigato” di turno…
Tutto questo ti porterà sì a essere un personaggio noto, tanto chiacchierato e sempre sulla bocca di tutti sia all’interno che al di fuori della scuola… ma caro il mio bullo e cara la mia bulla, questo non vuol dire che siete amati!
Per approfondire meglio questo tema, quindi, qualche giorno fa, ho partecipato alla tappa Milanese di “Navigare sicuri”, un progetto promosso da Telecom Italia in collaborazione con Fattore Mamma.
Questa è stata la quarta tappa di un tour che toccherà 10 città italiane ed è volto a sensibilizzare gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, gli insegnanti e i genitori a un utilizzo più consapevole e proattivo della Rete.
Un’incontro molto interessante e soprattutto utile, dove è stato possibile confrontarsi direttamente con gli esperti in materia Frieda Brioschi presidente di Wikimedia Italia – Maria Rita Parsi, psicologa, psicoterapeuta e scrittrice; il generale Umberto Rapetto, fondatore e guida del Gruppo Anticrimine Tecnologico della Guardia di Finanza; Lucia D’adda, mamma blogger di “In vacanza da una vita” – ascoltando anche il parere degli studenti dell’IC. Spiga – Scuola Media Luigi Rossari e Enrichetta Castiglioni dove eravamo ospiti, che hanno dimostrato un grande interesse e una grande sensibilità per questo delicatissimo argomento.
Alcuni genitori, non avendo molta dimestichezza con questi nuovi strumenti tecnologici, pensano che se i loro figli sanno usare il computer e navigare in internet sappiano tutto.
In realtà, non è così! Loro non sanno niente, non conoscono i reali pericoli che si celano dietro allo schermo apparentemente innocuo di un pc.
Non sanno che dietro alle parole gentili e lusinghiere di sconosciuti incontrati sulle chat si possano nascondere dei malintenzionati.
Non sanno che una volta pubblicata una foto o qualsiasi altra informazione personale su internet non ne sono più padroni, anche se poi decidono di toglierla.
Le informazioni pubblicate sul web, infatti, possono essere viste da chiunque in rete e i bulli questo lo sanno! Lo sanno a tal punto che scelgono apposta questo mezzo per diffondere video, immagini o altro a discapito della vittima designata. Perché è così che il loro ego, il loro senso di potere e supremazia verrà amplificato, ma sarà anche tanto grande quanto lo sarà la sofferenza inflitta… se non di più!
Per le vittme di cyberbullismo, però, non si tratta solo di essere derisi, scherniti o isolati dal gruppo… a volte il senso di vergogna e impotenza è tale da portare chi subisce questi atti ignobili a conseguenze veramente difficili da immaginare e nei casi più disperati anche a gesti estremi!
Parlarne non è facile, né con gli amici, che spesso si allontanano per paura di essere presi di mira anche loro, né con i propri genitori, che il più delle volte per gli adolescenti non possono capire.
Con questo, però, non voglio dire che bisogna avere paura di usare internet o, addirittura, vietarlo.
Dico soltanto che in quest’era digitale, dove un po’ tutti siamo sedotti dall’irresistibile e impietoso fascino della rete, dobbiamo essere consapevoli non solo dei suoi vantaggi ma anche dei suoi pericoli, perché dietro a queste pagine virtuali possono celarsi molte insidie…
Ora, senza dilungarmi ulteriormente per non annoiarvi (anche se di cose da dire su questo argomento ne avrei parecchie), vorrei invitarvi a cliccare sul sito di Navigare sicuri per approfondire meglio l’argomento, conoscere gli strumenti che ci sono a nostra disposizione per aiutare e difendere i nostri figli!
Guardate i video, leggete gli e-book, partecipate se potete alle tappe del tour o guardate i video delle precedenti tappe… e condivideteli con la vostra famiglia e la vostra cerchia di amici!
“Il cyberbullismo è un pericolo reale, non solo virtuale.
Capire quando intervenire non è facile, ma non lasciamo soli i nostri figli a combatterlo.
Loro devono sapere che possono contare su di noi, che si possono fidare, che gli amiamo e che non li abbandoneremo mai!”
Articolo scritto da Giovanna Hoang
grazie, questo è veramente utilissimo da sapere.
io sarò mercoledì all’evento di Napoli non vedo l’ora il tema sarà l’adescamento on line.
grazie grazie grazie l’ho letto con tantissimo interesse …