Questa ricetta è stata preparata esclusivamente pensando al contest di Eleonora, ho pensato molto se farla o meno, visto che a casa ero sprovvista della pentola adatta, come potete notare dalla foto in basso, ma dopo aver visto la puntata di Master chef mi sono decisa :D, questa è la ricetta utilizzata a Master chef ed è quella che mio marito OGNI TANTO proponeva a casa. La ricetta, quindi che vi riporto, è quella della confraternita del Bacalà alla vicentina.
Io adoro immensamente questo piatto e se fatto bene è semplicemente godurioso, ovvio che con le ore di lavoro che ha, non è un piatto che faccio tutti i venerdì come da tradizione, ma almeno una volta all’anno, soprattutto verso il Natale, mi passo questo piacere…il resto dell’anno non disdegno mangiarlo fuori 😉 e magari proprio in un ristorante associato alla confraternita 😀
Ingredienti per 12 persone:
1/2 l di olio d’oliva extravergine
3 sarde sotto sale
1/2 l di latte fresco
g. 50 di formaggio grana grattugiato
un ciuffo di prezzemolo tritato
sale e pepe
Preparazione
Aprire il pesce per lungo, togliere la lisca e tutte le spine. Tagliarlo a pezzi.
Affettare finemente le cipolle; rosolarle in un tegamino con un bicchiere d’olio, aggiungere le sarde sotto sale, e tagliate a pezzetti; per ultimo, a fuoco spento, unire il prezzemolo tritato.
Infarinare i vari pezzi di stoccafisso, irrorati con il soffritto preparato, poi disporli uno accanto all’altro, in un tegame di cotto o alluminio oppure in una pirofila (sul cui fondo si sarà versata, prima, qualche cucchiaiata di soffritto); ricoprire il pesce con il resto del soffritto, aggiungendo anche il latte, il grana grattugiato, il sale, il pepe.
Unire l’olio fino a ricoprire tutti i pezzi, livellandoli.
Cuocere a fuoco molto dolce per circa 4 ore e mezzo, muovendo ogni tanto il recipiente in senso rotatorio, senza mai mescolare.
Questa fase di cottura, in termine “vicentino” si chiama “pipare”.
Solamente l’esperienza saprà definire l’esatta cottura dello stoccafisso che, da esemplare ad esemplare, può differire di consistenza.
Il bacalà alla vicentina è ottimo anche dopo un riposo di 12/24 ore. Servire con polenta.
brava ale!! buona fortuna!!!!! mmmmmm sarà meglio che mi cimento anche io un piatto cosi elaborato..giusto per mettermi alla prova! hihihi bacione stella!
Mamma mia Ale..questo lo provo…però una domanda…ma se uso l'ottimo baccalà già ammollato che mi procura il mio pescivendolo posso "barare" un po'???? Baci, Flavia
evviva il nostro baccalà Ale, bravissima!!!
un bacione, Vale
Il baccalà piace molto anche a me… xò alla vicentina non l'ho ancora assagiato, mi sa che devo rimediare ;))
Eccerto che quando ci si mette la tradizione non si sbaglia mai!!!
troppo appetitoso questo piatto, carissima, anche se un po' lungo da preparare ne vale la pena
Un bacioone
una ricetta tradizionale ben spiegata e ben presentata, mi fai venire voglia di farlo *__*
caspita è assolutamente perfetto!
Non ti avevo ancora fatto i complimenti per la nuova veste del blog….è bellissimo! 😉
Sarà anche impegnativa la preparazione, ma quant'è buono!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Brava e complimenti per la pazienza 😉
Ale, dev'essere buonissimo, questa ricetta non l'ho mai provata!
grazie e in bocca al lupo!
Gustoso questa baccalà, questa ricetta non l'ho mai provata, un abbraccio SILVIA
Ciao, ho pubblicato oggi il PDF che raccoglie tutte le ricette del contest Glossy Food e naturalmente ci sei anche tu! Se ti fa piacere puoi venire a sfogliare o scaricare il ricettario. 🙂
buono buono buonissssssimo ^^
ha un aspetto talmente goloso da leccarsi i baffi! un bacione…
ciao mamma papera stiamo provando a farlo spero venga buono come il tuo kiss kiss