Quando ho ricevuto la mail di Alessandra dell’MTC per la sfida del mese di marzo, sono stata contenta nel vedere che questo mese riguardava il Danubio un pò perchè non lo avevo mai fatto un pò perchè questa volta avrei provato a fare qualcosa di cui il mago era mio marito, UN LIEVITATO.
Il giorno stesso dell’arrivo della mail, ci provo, visto che avevo già tutti gli ingredienti a casa e devo essere sincera avevo provato senza sapere quello che sarebbe accaduto con il proposito che lo avrei rifatto per la sfida, senonchè in corso d’opera succede qualcosa.
Avevo già riposto la pasta a lievitare, mio marito era appena uscito pensando che come al solito avrei fatto uno dei miei pasticci e chiama mia mamma dicendomi che sarebbe venuta a cena da me.
Cosaaaa? c’era un casino che non si riusciva nemmeno a passare, bene avevo due ore di tempo per farcela, il bimbo dormiva e in due ore rimetto a posto tutto.
Quando viene mia mamma a trovarmi devo essere sincera non voglio essere criticata e quindi faccio in modo che tutto sia perfetto, ero riuscita a sistemare i bimbi manco dovessero andare ad un matrimonio.
Quando viene mia mamma a trovarmi devo essere sincera non voglio essere criticata e quindi faccio in modo che tutto sia perfetto, ero riuscita a sistemare i bimbi manco dovessero andare ad un matrimonio.
Quando arriva mia mamma, avevo già messo le palline dentro la teglia imburrata e speravo di non fare brutta figura.
Ci sediamo a tavola, con il nostro bel danubio davanti, che anche se non perfetto, era stato preparato con tanto amore.
Silenzio, osservo le bocche che si aprono per assaporare e le facce con le mille espressioni che ne venivano fuori, solo quanto ho visto gli occhi di mia mamma chiudersi, ho addentato il primo…ed ho capito perchè quegli occhi stavano li chiusi…una poesia di profumi e di sapori che ci hanno portato indietro nel tempo
quando abitavamo in sicilia, quando la sera si andava sul lungo mare a mangiare
il gelato, quella con la “BRIOSCIE” ^_^
si lo chiamavamo così ma non era la brioche quella del bar ma un panetto di pan brioche che veniva imbottito di gelato o granita.
Questo connubio di profumi, sapori e ricordi, ha dato il via a mille sfaccettature di “ti ricordi quella volta?” “…e quell’altra?”
E’ stata proprio una bella serata e mia mamma che alla fine mi disse, “quest’estate le rifai vuote che ci mettiamo il gelato?”
Credo che solo questa frase abbia fatto capire quanto buono fosse, anche se le mie foto non ne rendono giustizia.
Vi dirò che l’ho anche rifatto, ma non l’ho fotografato perché io non partecipo per vincere, ma per condividere con voi la passione per la cucina che da modo di rivivere grandi momenti.
GRAZIE.
quando abitavamo in sicilia, quando la sera si andava sul lungo mare a mangiare
il gelato, quella con la “BRIOSCIE” ^_^
si lo chiamavamo così ma non era la brioche quella del bar ma un panetto di pan brioche che veniva imbottito di gelato o granita.
Questo connubio di profumi, sapori e ricordi, ha dato il via a mille sfaccettature di “ti ricordi quella volta?” “…e quell’altra?”
E’ stata proprio una bella serata e mia mamma che alla fine mi disse, “quest’estate le rifai vuote che ci mettiamo il gelato?”
Credo che solo questa frase abbia fatto capire quanto buono fosse, anche se le mie foto non ne rendono giustizia.
Vi dirò che l’ho anche rifatto, ma non l’ho fotografato perché io non partecipo per vincere, ma per condividere con voi la passione per la cucina che da modo di rivivere grandi momenti.
GRAZIE.
riporto la ricetta di tery che poi è quella che ho utilizzato
“Ingredienti:
500gr di farina (300gr manitoba, 200gr farina 00) io ho usato le farine di molino chiavazza
150gr di latte (anche 160, 170, regolatevi in base all’assorbimento della farina)
3 tuorli ed 1 uovo intero
1 cucchiaino di sale (circa 8-10 gr)
10gr di lievito di birra
40gr di zucchero
1 cucchiaino di miele
100gr di burro (ho sostituito lo strutto, poichè non lo trovavo, con il burro in pari quantita)
per il ripeno:
scamorza affumicata qb
pancetta arrotolata qb
Per il procedimento ho seguito quello di TERY
quanto l’impasto era pronto, c’ho messo circa 20 minuti con il kenwood, l’ho messo in una ciotola coperto da pellicola e richiuso con il coperchio della ciotola, in luogo tiepido e privo da correnti di aria
ed ecco dopo due ore l’effetto
dopo la lievitazione ho preso l’impasto l’ho sgonfiato, l’ho arrotolato,, l’ho tagliato in pezzetti da 30/40 gr circa, li ho schiacciati formando dei dischetti e li ho conditi con la pancetta e la scamorza affumicata.
BUONISSIMI!!!!
Ringrazio Tery e l’MTC per avermi dato l’opportunità di provare questa ricetta di sicura riuscita che non abbandonerò più
questo è l’interno, peccato che ho fatto la foto a caldo, ma vi assicuro che era buono, poroso e cotto al punto giusto
quella nota di verde che vedete in foto è perché avevo provato ad imbottire alcuni panetti con mascarpone, rucola e asiago, ma non mi è piaciuto così, non che non andasse bene, era comunque mangiabile ma sono due sapori troppo simili che non lasciano il giusto contrasto.
Questa foto che ho fatto dell’interno anche se non bella dimostra come fosse bello l’interno, pensate che non mi hanno dato nemmeno tempo di fare le foto hanno finito tutto in un attimo
E mio marito? beh lui ha potuto solo star zitto anche perché mai si azzarderebbe di dirmi un “brava”, se ha mangiato tutto vuol dire che andava bene e se così non fosse stato si sarebbe divertito a trovare tutti i difetti ^_^.
che bella descrizione!Fa venir proprio voglia di provare e di mangiare!!Per quanto riguarda la mamma … mi consolo,anch'io ho l'ansia che tutto sia perfetto.
Ma che bel post, Ale!!!!! L'emmetichallenge si arricchisce di una nuova storia, legata ad una ricetta. Ed è così che vogliamo che si giochi: con il cuore, prima ancora che con l'ambizione di vincere. Abbiamo insistito un po', perchè provaste la ricetta di Tery e questo tuo post è la conferma che non ci eravamo sbagliate.
Grazie grazie grazie- e buona domenica, a te e a tutta la tribù 🙂
ciao
ale
@ale ^_^ grazie mille a voi mi fa piacere che almeno il post abbia colpito il cuore ^_-
@ mammache giochi un abbraccio in questi giorni ti pensavo mi chiedevo che fine avessi fatto
eehehehe….non serve tuo marito per dirti brava!!
Ci siamo noi….però poi io direi di non fargli mangiare niente e di farlo provare a tutte noi!!!
Bello Ale, lo proverò così salato^_^
ma….io lo sapevo che il tuo era buonissimo!
wwaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!
bravaaaa!!!
Buono, ci sto anch'io!!!!!!!!!!
grazie mille a tutti ^_^
fabiola partecipi anche tu? lo hai già postato?
io adoro il danubio!!! brava come al solito!!!
Ciao Ale!
Ooooooh…finalmente scopro cos'è 'sto danubio!!!^___^
E mi hai fatto venire una fameeeeee!
Mi piace come scrivi e appena mi capita l'occasione proverò a farlo anche io questo "fiume"!
Vedo che anche da te arrivano pochi "brava"…e allora ci penso io: sei ECCEZIONALE!Tiè!^__^
Bacio.
Nunzia
PS.
Bel lavoro da Zuccherando! BRAVISSIMA!
Non c'è maggior soddisfazione che vedere le persone a cui teniamo di più felici perchè abbiamo preparato qualcosa di straordinario per loro!!! Complimenti, mi appunto la tua ricetta!!!
Un abbraccio e buona domenica!
Ciao!
Arrivo a vedere questo danubio che ti è riuscito perfettamente!
Mi piace tanto come hai parlato della cena con la famiglia, dei ricordi, per me è la cosa più bella che si possa fare, unire il cibo alla famiglia!
Complimenti!
Ciao cara! felice di conoscerti, e con questa splendida ricetta per giunta!
Un bacione,Raffa
yuuuuuummy !!!! Bellissimo anche il tuo post, sei una ragazza dolcissima =)
buono il danubio…
che fameeeeeeeeeeeeeee! In questo momento ne vorrei una davanti a me già bella e pronta, questo è ovvio 😉
Complimenti
grazie mille a tutte quante :O)
Bello il tuo racconto, mi hai trasferito le emozioni che erano in quella tavola, a dire il vero non so perchè ma chiunque mangia il danubio per la prima volta rimane sempre folgorato, eh?
Una ricetta fantastica per un danubio salato irresistibile. Sei bravissima. Un saluto
che bontaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
lo voglio provareeeeeee!!!
datti una calmata, però! Mi sto sentendo male!
😉
bacio!
quando scende il silenzio in tavola è un ottimo segno! chissà che buono!!! adesso provo anch'io 😀
ciao
grazie mille a tutte quante ^_^
cara lo sai che gl'impasti lievitati non sono il mio forte :-S quando viwni da me lo facciamo insieme il danubbio? a me piace tantissimo 😀
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Hihihi, se Proust fosse nato in Sicilia avrebbe scritto delle BRIOSCIE anziché delle madeleines!!! 😀
Ma lo sai che hai proprio ragione? Anch'io quando ho gustato il Danubio secondo questa ricetta ho pensato che mi ricordava qualcosa, ma non ero riuscita a focalizzarmi sul cosa…
Ogni anno quando scendo giù pretendo di gustare almeno una *brioscia*, ma hai davvero ragione tu: con questa ricetta me la faccio da sola e ne faccio quante ne voglio.
Un bacione!
Ciao Ale, con questa tua ricettina mi hai ispirato questi panini: http://lemcronache.blogspot.com/2011/04/ho-fatto-i-panini.html
GRAZIE!