Adoro le lasagne e adoro prepararle in mille modi, ma oggi voglio tornare un po’ a quella che è la cucina di famiglia, con qualche modifica riguardo all’utilizzo delle farine.
Le lasagne al forno in questione sono quelle della mia nonna, una nonna che non ho avuto il piacere di conoscere per molto tempo perché morì quando io avevo solo dieci mesi, eppure è qui che mi guida.
Da qualche mese mia zia Nuccia è entrata a far parte di Facebook e ci siamo ritrovate, dopo 5 anni che non la vedevo e non la sentivo perché purtroppo abitiamo in due paesi un po’ distanti tra loro. Averla ritrovata è stato bellissimo e ci siamo scambiate un po’ della nostra vita, a volte toccando anche il passato. Le dissi che quando cucinavo mi sentivo guidata e quello che era ancor più bello, sentivo che questa guida fosse proprio la nonna Nunzia, ed è lì che ho scoperto una cosa meravigliosa che non sapevo, ma che potevo solo intuire. La mia passione per la cucina, fatta così come la faccio, compresi gusti e attitudini, li avevo ereditati proprio da mia nonna. Detta così potrebbe farvi venire i brividi ma vi assicuro che mi sono emozionata a conoscere questi aspetti di lei. Anche mentre sono qui che scrivo sembra che lei mi suggerisca le parole :).
A luglio in occasione del nostro anniversario di matrimonio, io e mio marito siamo partiti verso Como per una fuga romantica e ne abbiamo approfittato per andare a trovare mia zia, che mi ha fatto assaggiare le lasagne di nonna, goduriose e molto più buone di come le ho fatte io, ovviamente ho chiesto la ricetta 😀 e poi leggo del nuovo mtc e della sfida sulle lasagne.
Forse vi sembrerò banale, una classica lasagna al ragù, ma per me significa molto, la famiglia, la domenica, uno dei miei piatti preferiti e in fondo una ricetta che rispecchia il mio blog e la mia partecipazione all’MTC .
Ho fatto vedere questa foto a mia zia, lei dice che dovevano venire ancora più sugose, premetto che erano morbidissime e ben condite, inoltre dopo la cottura le ho lasciate riposare per evitare che la sfoglia scivolasse, ma credo che la differenza principale sia data dalla sfoglia che ho fatto io un po’ più grezza rispetto a quelle che si comprano o a quelle tirate sottilissime, inoltre la farina multicereali integrale li rende ancora un pochino più grezze, per cui preparando la lasagna la sera prima, io lo faccio perché così la sfoglia ci mette meno a cuocersi il giorno dopo, la sfoglia assorbe di più rispetto ad una normale sfoglia acquistata, ma terrò in considerazione il consiglio della zia per la prossima volta.
E visto che si tratta di una ricetta di famiglia Michelle mi ha tolto il mattarello dalle mani ha voluto partecipare e ha dato il suo contributo ;), alla fine ho finito di stendere io per ottenere comunque il risultato che vedete.
Insomma eccola qui, la ricetta delle lasagne al ragù di nonna Nunzia, questo post lo dedico a lei e a mia zia che “ha sganciato e sta sganciando” ancora tante altre ricette di famiglia :D.
Media
2 h
1 h
Basso
6
Ingredienti:
Per il ragù:
500/600 gr di carne trita
1 cipolla
1 spicchio di aglio
1/ 2 bicchiere di vino bianco
1 litro di salsa di pomodoro (io ho usato quello che abbiamo fatto quest’estate)
500 g di pelati (ho usato Mutti)
Qualche foglia di basilico
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale e pepe q.b.
acqua q.b.
per la besciamelle:
1 litro di latte intero e fresco
100 g di farina di farro integrale
80 g di burro bavarese
un pizzico di sale
noce moscata q.b.
per la pasta ho usato le proporzioni di Sabrina che poi sono quelle uso di solito:
200 g di farina multicereali
100 g di semola di grano duro integrale
3 uova
per finire:
80 g di formaggio grana
150 g di mozzarella asciutta
prosciutto cotto (due fette per strato)
preparate il ragù:
Fate soffriggere aglio e cipolla, rosolatevi la carne e quando avrete completato questo passaggio sfumate con il vino bianco e fatelo evaporare. Aggiungete i pelati e la passata di pomodoro e il basilico (le mie conserve di pomodoro erano già con il basilico e non l’ho usato perché di fresco non ne ho trovato) aggiustate di sale e pepe. Normalmente aggiungo dell’acqua, questo dipende dalla densità della passata, la nostra era molto densa ma voi regolatevi ad occhio noi dobbiamo ottenere un ragù molto sugoso e poco ristretto, ma di solito metto acqua nella bottiglia di pomodoro, per metà della sua capacità e pulisco facendo roteare in modo da recuperare anche il sugo nella bottiglia. Mescolate bene e fate cuocere per 2 ore e mezzo circa. Il sugo non deve essere acquoso ma nemmeno ristretto, se serve aggiungete acqua al bisogno.
Preparate la sfoglia (da Sabrina):
Mettete sulla spianatoia le farine (setacciate) a fontana con al centro le uova.
Lavorate molto bene l’impasto fino ad amalgamare completamente tutti gli ingredienti e finché non diventa liscio, aggiungendo, se necessario, farina o ancora liquidi.
Farlo riposare coperto con una ciotola per una mezz’ora.
Riprendere l’impasto e stenderlo con il matterello, sottile nel mio caso la stesura è abbastanza rustica, perché mio marito la preferisce così.Una volta stesa, lasciare la sfoglia ad asciugare intanto che si prepara la besciamella.
Preparate la besciamella:
Fate sciogliere il burro in una pentola e aggiungetevi la farina setacciata mescolando continuamente con una paletta di legno, evitando di formare grumi, quando assume una colorazione leggermente giallina aggiungetevi il latte caldo, continuando a mescolare. Portate a bollore salate e aggiungete un pizzico di noce moscata. Quando raggiungerete la giusta consistenza, è pronta.
Comporre la lasagna:
Tagliate la sfoglia in grandi rettangoli. Fate sbollentare la sfoglia in abbondante acqua salata bollente, due per volta, e scolare quando l’acqua riprende a bollire, utilizzando una schiumarola dopodiché raffreddarli nell’acqua gelida e metterli a scolare bene stesi nello scolapasta. Continuare in questo modo fino a cuocere tutti i rettangoli. Coprite il fondo della teglia con un cucchiaio di ragù precedentemente mescolato con la besciamella e iniziate la composizione in questo modo: uno strato di lasagne, mozzarella e prosciutto cotto ( 2 fette per strato) poi ragù, e una bella spolverata di grana grattugiato grosso con la parte della grattugia julienne. Continuate così fino alla fine Nell’ultimo strato completo utilizzando solo ragù misto a besciamella e grana grattugiato, due tre fiocchettini di burro e via in forno. Cuocerle in forno preriscaldato a 180° fino a doratura, all’incirca 50 minuti.
Spegnere il forno e lasciarle riposare qualche minuto prima di servirle.
Con questo post partecipo all’MTC di questo mese con il tema la lasagna
Ti adoro, così per come sei…nn cambiare mai… comunque al prossimo incontro boglio assaggiarli!
zia il prossimo sarà il battesimo di Camilla 😀 11 gennaio segnatelo
anche io amo la versione classica
mi piace già perche’ è quella tradizionale
anche io sto facendo la mia ,della mia nonna quella che abbiamo sempre mangiato e c’è da dire che veramente erano donne di altri tempi .per fare le lasagne ci vogliono 2 giorni 0.o
buone buone ale dai un bacio a tutti soprattutto ai piccoli di casa ,michelle ,biagio e la cocca camilla
anche per me le lasagne vogliono dire nonna, quindi ti posso capire.
e convengo con te, la tua storia è da brividi di emozione.
e le lasagne? spendide!
Bellissima morbidosa e sugosa….. la lasagna entra per forza in tutti i cuori!! Bravaaa
quello che mi piace di questo blog è la genuinità: qui, si entra in una cucina vera, che sa essere anche innovativa e raffinata, ma non è mai menzognera: che tu sappia cucinare a 360 gradi è una certezza che ormai appartiene a me e a tutti i tuoi lettori che sanno di trovare ricette di sicura riuscita e di enorme soddisfazione. Che ci fossero delle radici profonde, antiche, quasi alchemiche, non è cosa che mi sorprende: il talento è una “malattia ereditaria”, anche se la passione e l’impegno con cui lo si coltiva sono un merito tutto personale. Michelle è un altro anello di questa catena, a cui auguro di cucinare in futuro come cucina oggi la sua mamma: senza risparmiarsi, con tutta la generosità di cui è capace, che rende speciale ogni sua partecipazione alla sfida e che lascia un vuoto, quando noon c’è. Bentornata, ale, ci sei mancata tanto 🙂
il tuo ben tornato è una cosa bellissima 🙂 grazie per queste belle parole *_*
Alessandra, che bel commento che hai fatto ad Alessandra alias mamma papera! Hai colto l’essenza di Quello che è. .. <3
le ricette di famiglia sono sempre le migliori e anche questa non sbaglia!
Grazie di cuore.
Sabrina
Quanta passione in questa ricetta. Complimenti!