Storie da PinkLady

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Vi è mai capitato di tenere in mano un oggetto e in quel preciso momento chiedervi, quale fosse la sua storia?

A me capita spesso, m’immagino le persone che hanno munto una mucca, raccolto la verdura, le persone che trasportano quel bene facendolo arrivare a noi.

Un paio di settimane fa ho avuto il piacere di vivere da vicino un’esperienza bellissima, sono andata a Bolzano per vedere da vicino la mela Pinklady e i suoi frutteti, ma soprattutto ho conosciuto alcuni produttori e le loro storie.

 

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produttori

 

 

 

 

Ho conosciuto Brigitte Zelger, una produttrice della mela PinkLady e titolare insieme al marito, dell’agriturismo Engadinerhof, un posto incantevole gestito da persone meravigliose e piene di energia, ci ha ospitato e molto gentilmente offerto un light lunch con prodotti di loro produzione in cui la mela faceva da protagonista, nel vino, insieme al formaggio, con salumi, e tanto altro. Brigitte mi ha conquistata, un vulcano di idee, energia allo stato puro e passione in tutto quello che fa e poi mi ha parlato di quello che fa insieme ai suoi clienti, avevate mai sentito parlare di BRAIN FITNESS? Io no e l’ho trovato interessante, camminare e conoscere, per mantenere attivo il corpo, la testa e il cuore. Una vita ricca di salute e benessere questi gli obiettivi di Brigitte e non poteva essere diversamente per lei e suo marito, svegliarsi ogni giorno in mezzo alla natura li fa sentire vivi come fossero tutti i giorni in ferie, sebbene il loro lavoro non sia per niente facile e richiede momenti di stress non indifferente, ma quando ogni difficoltà si vive con passione, è meno pesante.

 

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Ho conosciuto anche Davide e Barbara con il loro dolcissimo figlio che non vede l’ora di diventare pilota di aerei, buongustaio e amante della buona cucina :D. Davide e Barbara sono due parti di una stessa mela. Davide lavora ai campi e Barbara gestisce la casa, si occupa del piccolo negozio di famiglia e dell’amministrazione (multitasking insomma). Il loro frutteto però non si trova in Trentino alto Adige bensì in provincia di Ferrara, una “meli coltura di pianura” come la definisce Davide, con una gestione un po’ più difficile rispetto a quello del trentino, perché i terreni essendo più fertili velocizzano la produzione a discapito del prodotto finale ed è qui che entra in gioco la bravura e l’esperienza del produttore che con le sue tecniche riesce a rallentare il processo per garantire così un prodotto sempre ottimo.

 

light lunch

 

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Dopo una giornata passata ad ammirare la natura nell’agriturismo Engadinerhof, grazie anche alla bellissima giornata tiepida, a passeggiare tra i frutteti e cogliere qualche bella mela, da pulire con la maglietta e addentare anche così (cosa che non si dovrebbe fare, perché le mele si raccolgono solo quando il tecnico del bollino ha detto si :D) abbiamo raggiunto la bellissima e rilassante struttura in cui ci siamo riposati per un po’, l’Hotel Pienzenau am schlobpark, dove dopo una doccia, ci siamo raccolti nella sala camino a parlare con i produttori  in modo davvero carino, non era una conferenza stampa ma un raccontarsi come si fa tra amici J ^_^ bello bello, mi è piaciuto davvero molto.

Finiamo la serata in bellezza a cena dallo Chef stellato Luis Haller nel ristorante Castel Fragsburg, con ricette da gourmet in cui la mela PinkLady era la protagonista indiscussa. La mattina dopo lo Chef Haller ci attende per una cooking class in cui abbiamo fatto lo strudel, così come da tradizione di Merano.

Cose che già sapevo della mela Pinklady:

  • E’ rosa bella ed elegante, succosa, croccante, tiene bene la cottura, infatti, la uso molto spesso come in questa ricetta qui in cui la foto ha ricevuto una menzione speciale da mtc.
  • E’ duratura nel tempo, quindi possiamo sempre averne una scorta nel nostro centro tavola.
  • È ricca di vitamina C, concentrata soprattutto nella buccia, quindi se potete, non gettate via la buccia, mangiatela oppure essiccatela e riducetela in polvere da usare come aroma per le vostre ricette, infusi, thè, tisane.
  • Come tutte le mele è un ottimo spezza fame, ma Pinklady ancora di più perché grazie alla sua croccantezza, richiede di essere masticata più a lungo e questo permette al nostro cervello di capire che abbiamo fatto il nostro spuntino
  • Un vecchio detto recita una mela al giorno toglie il medico di torno ed è vero perché Pinklady è ricca di fibre, antiossidanti e di acqua, mangiatela dopo aver fatto attività fisica vi sentirete rigenerati senza aver apportato troppe calorie al vostro corpo.

 

Cose che non sapevo:

  • Pinklady nasce dal matrimonio tra Golden Delicious e Lady Williams, nel 1973 in Australia
  • Il consorzio Europeo PinkLady Europe, nel 1994 ha pensato di valorizzare la mela Pinklady, coinvolgendo alcuni produttori in Italia, Francia e Spagna.
  • Solo il 65% del raccolto di un frutteto può ottenere il bollino PinkLady.
  • Sebbene la produzione di mele Pink lady sembri un lavoro molto manuale, dietro c’è un lavoro molto tecnico che riguarda il terreno, l’acqua, la pianta e la sua potatura e, infatti, il momento del raccolto è definito dai tecnici e i produttori devono aspettare il giorno stabilito, per garantire al consumatore finale un prodotto di qualità.
  • Per essere Pinklady e ottenere il bollino, la mela deve essere: 1) di colore da rosa puro a rosso per almeno il 40%; 2) rotonda e priva d’imperfezioni; 3) deve avere un minimo di tasso zuccherino dal 13% in su.
  • La fioritura avviene tra la fine di marzo e l’inizio di aprile quindi è la prima a fiorire ed è l’ultima a essere raccolta tra fine ottobre e primi di novembre.

 

Comments

  1. Oh, non la conoscevo! Mi è sembrato di essere lì con voi in quel posto meraviglioso, e le foto Alessandra, che belle..

  2. Che bellissimo post!!! Adoro questi posti, davvero favolosi e in questa stagione ci sono dei colori fantastici, quasi magici!! Grazie…. 😉
    Franci

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