Con le braccia vuote…e il vuoto intorno‏

Visto il post di ierio vi oggi  vi posto la storia di Francesca che ieri sera mi ha inviato via mail per condividerla con noi.
Due linee rosa, una vampata di calore, il cuore che batte forte forte…un sorriso, una mano sul ventre, piatto ma già abitato da una parte di te. 
“Allora è vero,ci sei…”
I primi di marzo (del 2000), conoscerò il tuo viso.
Sei solo mio,il tuo papà non è pronto, ma io ti amo già.
Voglio proteggerti, cullarti con il mio cuore…mi sento mamma da subito.
è difficile, ma presto, tutti si innamoreranno di te, e il mondo si ferma, ad aspettarti.
 
Per mia convinzione,la vita è vita da subito, un figlio è figlio a 6-20-40 settimane…con il proprio bambino cresce la consapevolezza di essere genitore.
Da subito, ogni figlio è unico,prezioso,irripetibile.non ci sarà un figlio uguale a quello che hai perduto, nessun altro figlio potrà cancellare o sostituire il figlio che muore… io, di bambini, ne ho persi tre…epoche gestazionali diverse, situazioni diverse…stesso senso di vuoto e di impotenza…
 
LORENZO
 
Non ho mai avuto paura, non ho mai pensato che qualcosa potesse accadere. 
Ho vissuto la gravidanza con serenità, con orgoglio…l’unico errore, e questo mai potrò perdonarmelo, è stato non staccare la spina da tuo papà…che mi dava il tormento, ma questa, è un’altra storia…
 
Passano i giorni e le settimane e insieme al pancino appena accennato,cresce la mamma che è in me.faccio tanti progetti…penso a come sarai e come sarà averti…sei sempre più concreto, sempre più figlio. 
Sei un maschietto, e ti chiamerai Lorenzo.
L’ho deciso gurdando il cielo stellato, quel 10 di agosto, nel mio mare, tra i miei ulivi.
Tornati a casa, ti ho comprato un paio di scarpine da tennis, da neonato…sono gialle, sono allegre, perchè tu, sei un bambino felice.
La nonna impazzisce e comincia a comprarti tante cosine,e le zie,lo zio roberto…
 
 Arriva dicembre.questo sarà un Natale speciale,il primo dopo tanti.è l’ 11 dicembre 1999,sono di 26 settimane e 4 giorni.salgo le scale che portano dal magazzino agli uffici,devo spedire un ordine.ciò che è accaduto in cima a quella scala,lo sappiamo in pochi…la sostanza è che sono caduta.24 gradini rotolando,fino in fondo.rimango immobile,una mano sulla pancia,ti sento,ti muovi.ho male ovunque,sono stordita,ma sento che sgambetti.la corsa in ambulanza,l’eco e tu sei li.il tuo battito è vigoroso.monitoraggio.movimenti attivi.preferiscono non farmi la visita,solo lo striscio per controllare che non ci siano perdite di liquido amniotico.mi spiegano che che rimarrò in osservazione,costantemente monitorata per 72 ore.la nonna e lo zio tornano a casa,a prendermi il necessario…e la nonna, nella valigia, mette la copertina che avevano regalato a lei, quando aspettava me…
 
Poi tutto diventa confuso.
Poco prima delle 13.00, si rompono le acque. Panico. cercano di fermare il travaglio, inutilmente…fanno delle inizieni per aiutare la maturazione dei tuoi polmoni..e alle 16.02, sei al mondo. Sento come il miagolio di un gatto, ti intravedo, con tante persone attorno. sei piccolissimo, 816 gr. hai qualche capello…scuro…riesco a vederti dopo due ore, con un pannetto tanto più grande di te, la benda suglli occhi,tanti tubicini e tanti monitor…e quella luce azzurrina, che ti illumina. sei il bambino più bello del mondo. ti agiti, sgambetti…poche ore prima, eri nella mia pancia, non ho pianto, ero come in una bolla di vetro, piangevano tutti, io credevo invece che tu,avresti stupito tutti…sono la tua mamma, cerco di infonderti la mia forza, il coraggio…ti parlo del mare, di come sarà bello diventare grandi insieme…sono da poco passate le 22.00, quando un medico e un’infermiera, vengono a prendermi per portarmi in tin, mi spiegano che la saturazione polmonare è scesa, che c’è un’emorragia in corso e Lorenzo non ce la farà…mi spiegano che gli staccheranno i tubi e mi chiedono se voglio tenerlo in braccio, le poco meno di due ore che ho trascorso con lui, sono il mio ricordo più prezioso.
Lo ho osservato, baciato, accarezzato, annusato…lo ho ninnato, con quella cantilena che tutte le sere canticchiavo quando andavamo a dormire…e piano piano, con amore, il mio bambino è volato via, l’ho stretto forte, non avrei mai voluto lasciarlo…solo in un posto freddo….ho chiesto di poterlo avvolgere con quella coperta,che aveva scaldato le mie notti di bambina, e mi hanno detto,si…sono tornata a casa,con le braccia vuote e il cuore spento…
 
Ho camminato dietro la bara bianca di mio figlio. ho pianto, sofferto, urlato il mio dolore  a Dio,al mondo.ho toccato il fondo, affrontato il dolore, fino a far sanguinare le mani.
Ho odiato chi mi diceva, sei giovane, ne avrai altri.
Ho odiato chi mi diceva che forse era stato meglio così
Ho odiato chi non ha saputo comprendere che un figlio, anche se vive sei ore,è tuo figlio e con lui, muori anche tu.
Ho odiato chi ha dimenticato mio figlio, escludendolo dai suoi ricordi
 
Ci sono voluti due anni per tornare ad una vita apparentemente normale agli occhi degli altri,ero viva,ma la mia era sopravvivenza.
La mia nuova vita, è iniziata l’11 dicembre 2003 alle 16.02 quando, nello stesso giorno, alla stessa ora, il pianto vigoroso di Christian ha riempito la mia vita, le mie braccia…e mi ha permesso di vivere il mio essere madre,per la seconda volta, ma per sempre.
 
il 9 maggio 2006, è nata la mia Beatrice. era tutto perfetto…agli occhi degli altri,ma io,quel dolore non l’ho dimenticato.con il tempo si trasforma in malinconica nostalgia, ma la cicatrice è sempre aperta, e spesso sanguina…
 
Nel 2009, un regalo inatteso, una gravidanza inaspettata…la mia Elena…si pensa sempre di aver saldato il conto con la vita, di aver già dato, che nulla potrà fare ancora male…invece no la sorellina tanto amata e desiderata,in una calda giornata di settembre, a metà del suo percorso…si è spenta.il suo cuore si è fermato,senza un perchè.
Sono stata la vita e la tomba di mia figlia.l’ho partorita e non ho potuto vederla- MI DISPIACE FRANCESCA NON C’è BATTITO -questa frase risuona ancora nelle mie orecchie, è stato difficile spiegarlo ai fratelli più grandi…e io non ho avuto il tempo di metabolizzare il dolore. Catapultata nella qutidianità, a 48 ore dal parto. Con le amiche che cambiano strada se ti incrociano…con chi ti chiede perchè non cresce la pancia…con chi ti dice, non è mai esistita,non ha mai respirato.
Ma io, a costo di sembrar matta, manterrò vivo il ricordo di mia figlia…nessuno ha il diritto di dirmi di non piangere, di non essere triste, di pensare che due figli li ho.
è vero,ho due bambini meravigliosi…sulla terra.e due splendidi figli in cielo…
E un germoglio,che non ha messo radici e il 24 ottobre,a sole 6 settimane, è volato su una stella e il mio cuore,si è inaridito…
 
Andare avanti si può.si cade e ci si rialza, c’è poca consapevolezza e le strutture sono poco attrezzate per dare un aiuto concreto a queste madri e questi padri…che si ritrovano a casa, con due figli nel letto, e il vuoto intorno…
 
ringrazio www.ciaolapo.it per l’aiuto,il sostegno,l’amicizia vera.


 
 
LORENZO,CHRISTIAN,BEATRICE,ELENA…E UNA STELLINA…il volo di san donò di piave
Francesca
 

Comments

  1. Giannina dice

    Alessandra ti ringrazio per averci regalato questo racconto.
    Francesca, ti ringrazio per avermi dato un pezzo di te! Vorrei tanto prendere il tuo dolore per farti stare meglio…
    Perché quando si piange il dolore, questo non si affievolisce, non sparisce, non va via con le lacrime?
    Non abbiamo nulla che ci accomuna, ma io ti sento vicina, lo sento il tuo dolore, sento come mi lacera il cuore, sento mille lame che mi trafiggono e lo sento il vuoto e il nulla che lascia…
    Continuerai a vivere la tua vita con un cuore immenso perché tu sei così grazie a Lorenzo, Christian, Beatrice, Elena e una Stellina!
    Un grosso Bacio
    Giannina

  2. ZUCCHERANDO dice

    Gianna…dopo un bel pianto,oggi,a distanza di anni…ci si sente meglio.ma le cicatrici,quelle restano.io guardo christian e beatrice giocare…e immagino lorenzo intento a studiare e elena che tenta i primi passi.sarà così per tutta la vita…fino a quando queste due dimensioni,parallele ma a me inacessibile,non si riuniranno.
    ti abbraccio,francesca

  3. mammadifretta dice

    Ho odiato chi mi diceva, sei giovane, ne avrai altri.
    Ho odiato chi mi diceva che forse era stato meglio così
    Ho odiato chi non ha saputo comprendere che un figlio, anche se vive sei ore,è tuo figlio e con lui, muori anche tu.
    Ho odiato chi ha dimenticato mio figlio, escludendolo dai suoi ricordi…

    questo è anche quello che provo io…io e la yvonne abbiamo vissuto cinque mesi di calvario…il volo a 2000 km di distanza..la speranza..la candela che all'improvviso si spegne.. e la gente pretende che io dimentichi..ti comprendo e ti vorrei abbracciare.Purtroppo non siamo in poche…scaldiamoci il cuore, i nostri figli giocano insieme..

  4. Lizzina dice

    Non esistono parole per commentare… solo un abbraccio forte…

  5. MammaMoglieDonna dice

    Questo post riapre una ferita mai rimarginata…
    Mi dispiace Francesca, ti abbraccio!
    E spero di essere più fortunata di te… ho così tanta paura per il futuro…

  6. ZUCCHERANDO dice

    @mammamogliedonna:io,forse incoscentemente,non ho mai avuto paura.e ho vissuto le gravidanze successive a quella di Lorenzo,serenamente.sono stata più attenta,non ho mai fatto un gradino,ho chiesto dei controlli in più.il futuro non deve fare paura,ma so che il passato condiziona.un abbraccio,f

  7. serenamanontroppo dice

    io non riesco a dire niente, questo racconto mi ha commosso fino alle lacrime. Un abbraccio.

  8. pamelina dice

    ho tanto tanto pianto
    che coraggio che ci vuole…la vita ci dà e la vita ci toglie!

  9. Non ho parole, solo la mia vicinanza e preghiera per tutte le mamme con un vuoto intorno (e dentro)

  10. LAMAMMAèSEMPRELAMAMMA dice

    Mamma mia Ale…sto ancora piangendo! Grazie perchè attraverso te conosciamo persone meravigliose…

  11. leggere le esperienze di altre donne che come me hanno perso un figlio, anche se mai nato, mi fa sentire in un certo senso meno sola, perchè in un mondo super affollato ti senti davvero sola ad affrontare le tue paure, le tue ansie e a rispondere alle persone che ti dicono quello che avresti dovuto e soprattutto quello che non avresti dovuto fare!
    Vi abbraccio!

  12. Grazie ,mi sono accomodata e ho trovato quello che mi serviva,tutte voi ,è la prima volta che non piango da sola.

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