Ed ecco arrivare il periodo più difficile della mia vita, quello in cui tocchi il fondo, quello che ti cambia inesorabilmente, facendoti cambiare la prospettiva e la considerazione dei valori.
Sicuramente non avrei mai pensato di avere altri figli, dopo quello che mi era successo, stavo bene così, vivevo in una specie di sogno dove la mia famiglia era super organizzata, dove tutto era sotto controllo, dove i tempi erano efficienti, dove io ero consapevole delle mie capacità di mamma, di lavoro, di moglie, di donna super appagata da tutto ciò che la circondava, non avevo bisogno di nessuno, sapevo che ero arrivata fin li con le mie forze senza nessuno che mi sosteneva.
I miei figli mi ascoltavano, erano delle brave bimbe, ed erano bene educate, mio marito era un marito perfetto, mi aiutava a casa, il sabato io e lui facevamo tutto insieme, e il pomeriggio ci occupavamo di giardinaggio e poi si andava insieme al parco con i bimbi….insomma cosa potevo desiderare di più dalla vita?
Una mattina mi sveglio, mi sento strana, da qualche giorno avevo un forte dolore lancinante un po più su dell’inguine dx tanto che per me era diventato difficile alzare pesi o addirittura alzarmi dalla sedia quando ero in ufficio, così decisi di fare il test di gravidanza, positivo….POSITIVOOOO!!!!
Calma, calma, chiamo Gigi e glielo dico, ma lui era tranquillo, invece io ero spaventata e non ero nemmeno poi così felice.
Visti questi dolori e la precedente esperienza corro dal ginecologo che mi dice che non era nulla di grave e che la gravidanza procedeva bene in utero, avevo visto il mio piccolo gamberetto, avevo sentito il suo cuoricino battere e le nausee non mi abbandonavano mai, sopratutto la sera che alle otto mi addormentavo anche se non volevo in qualunque posto io mi trovassi…pian piano l’idea di un altro figlio si fece strada in me, ma quei dolori sempre più forti erano veramente debilitanti.
Il medico decise di fare una serie di accertamenti e io non ero per niente tranquilla, dopo meno di una settimana mi arriva una telefonata, era lui che mi chiedeva di raggiungerlo subito in ospedale che lui era di turno e che mi avrebbe fatto una colposcopia con biopsia poiché il pap test aveva dei risultati strani.
Non ve lo nego, avevo paura, ma perché succedeva tutto questo perché a me? perché ancora?
Insomma arrivo in ospedale e il medico mi dice:”procediamo intanto con la colposcopia e dopo se sarà necessario faremo una biopsia”….però in corso d’opera il medico mi avvisa, “Alessandra devo procedere con la biopsia, sarà un po doloroso anche perché non possiamo fare anestesia”…un po doloroso? solo un po?? Me lo ricordo ancora adesso.
Finalmente abbiamo finito, e io chiedo se era possibile fare un ecografia, volevo tranquillizzarmi, vedere il suo cuoricino battere.
Un altro fulmine a ciel sereno. Un altro motivo per cui piangere.
Pure io mi ero accorta che l’ecografia non andava bene, vedevo la pancia del mio bimbo strana, con un rigonfiamento di liquido all’interno, il medico sta zitto e chiama il primario, e li inizio a piangere, chiedo se potevano fare entrare mio marito, e prima che lui entra ecco la cruda verità:”suo figlio non sta bene, ha una mega vescica, poiché è un maschietto ha il pisellino otturato e non riesce a fare pipi, dovremo fare degli accertamenti per valutare la compatibilità con la vita”.
Inizia il calvario, Padova – Bologna, andata e ritorno per diverse volte, pareri di medici diversi, a Bologna mi volevano già indurre l’aborto, a Padova invece mi avevano dato qualche speranza dicendomi che avvolte questo tipo di patologie rientrano da sole o per rottura della vescica o perché questo buchino in qualche modo si aprisse, c’era la possibilità di una chirurgia fetale ma i rischi che questo bambini nascesse con grossi problemi renali era troppo alta, io avrei anche voluto tentare ma i medici no, si rifiutavano.
I giorni passavano e io facevo ecografie un giorno si e uno no, e intanto iniziavo a sentire i suoi movimenti, e sempre di più mi affezionavo a lui, che aveva la tenacia della sua mamma, sembrava che io e lui fossimo in simbiosi e telepatia, voi non ci credete ma era lui che mi consolava, la sera andavo a letto in lacrime e la mattina mi svegliavo che stavo meglio, con una certa carica per affrontare tutto questo.
Ovviamente la mia speranza di conoscere questo cucciolo fu spezzata dalla chiamata del medico che mi comunico che purtroppo la biopsia era andata peggio di quello che si sperava e gli ormoni della gravidanza alimentavano questo tumore con il rischio che nel giro di tre mesi avrebbe mandato in circolo delle metastasi :o(….
Secondo voi cosa mi hanno chiesto?
Io non potevo scegliere di concludere così la gravidanza, avrei lasciato che la gravidanza avrebbe fatto il suo corso, questa era la mia decisione.
Però la sera non stavo bene, lui si muoveva tantissimo era agitato, la sera un dolore fortissimo, la mattina una ecografia…
Mi spiace non c’è più battito, Andrea aveva deciso per me e se non fosse stato per lui non mi sarei mai accorta dei miei problemi di salute ero da solo in ospedale, con le mie bimbe fuori dall’ambulatorio che mi aspettavano, è stato difficile trattenere le lacrime.
Il 20 dicembre 2005 la sua vita si è spenta, per me. il 3 febbraio 2006, San Biagio, il tumore fu asportato con esiti positivi.
Ecco da qui cambia il mio modo di vedere la vita.
continua….
Non ci sono parole. Un abbraccio.
^_^ grazie per l'abbraccio
non dev'essere stato facile… Sei una donna forte!!!
Un abbraccio…mi dispiace, è successo anche a noi in una gravidanza gemellare, uno non c'è l'ha fatta per un motivo quasi analogo, ma l'altro è la mia vita…baci.
mamma mia tesoro che esperienza, hai davvero forza e coraggio da vendere…sei fantastica, ti abbraccio forte!
Un abbraccio Mammaforte!
non vorrei mai leggere questi post. Li vedo così personali e riservati che non saprei cosa dire o fare davanti a questi grandi ostacoli che ti sono capitati.
Io ti conosco solo oggi che tutto è passato, ma mi dispiace sapere che sei stata male per queste cose.Un abbracciotto ^_^
Ale credimi, ti ho letta piangendo!!! Quanta forza…quanta tenacia…e soprattutto quanto coraggio! Io non so Ale se al tuo posto avrei saputo fare altrettanto e soprattutto non so come hai fatto a non farti incattivire dalla vita…Ad ogni tuo post cresce l'ammirazione e la stima che ho di te!
Ti voglio bene Ale
P.S: Ho dimenticato: al tuo posto più che mamma Papera mi farei chiamare Mamma Leonessa…nessun più di te sa cosa vuol dire proteggere e lottare per il proprio figli!!!
Condivido in pieno i pensieri di "lamammaèsemprelamamma". Anche io non credo che sarei riuscita ad affrontare come hai fatto tu tutto questo! Non sai quanto mi si è stretto il cuore leggendo. Sei una Donna meravigliosa!!! Fortunate le xsone che ti stanno accanto giornalmente!!! Con stima affetto e tantissimi baci CL.
Mamma mia che prove davvero difficili che hai dovuto superare…. sei davvero una donna grande e una splendida mamma…. non trovo altre parole per condividere con te queste righe…..
un bacio
Ely
ti stringo forte forte forte
Non riesco a trovare le parole giuste, ma una cosa è certa: sei molto forte! Complimenti, ti tornerò a trovare.
omammamia. Ci credo che sei una mamma leonessa. e grazie per queste testimonianze, fanno bene a tante che cercano in sestesse il coraggio che hai avuto tu.
Senza parole. Non deve essere stato facile dopo…aspetto la prossima "puntata" 😉 Un abbraccio
Sei una donna forte e coraggiosa, Ale! Sii fiera di quello che sei!!! Un abbraccio fortissimo! 😀
sei una donna speciale 🙂
Quando non sappiamo le sofferenze degli altri.. pensiamo che succedano solo a noi… ma non è così.. sei una donna molto forte, vorrei tanto abbracciarti ed auguranti tanta felicità te la meriti!Paola
ti abbraccio e ti lascio un pensierino su dolcizie.. ciao
Ciao Ale!
Ho letto ieri il post e a dire la verità, avendoti incontrata da poco ho letto anche i frammentiprecedenti.
Hai avuto una vita che vale 4 delle mie a livello di esperienze e di situazioni "complesse e complicate".
Non so perchè succede che a certe persone capita di tutto e ad altre va più…liscia, diciamo così, sicuramente quello che ci succede serve a trasformarci.
Si può diventare migliori o peggiori!
Tu per me sei una "grande" donna!
Ogni giorno che passa scorpo di essere sempre più contenta di averti incontrata!
Un bacione.
Nunzia
grazie a tutte per la vostra presenza e parole un abbraccio
Ti abbraccio Ale ^^
sei una brava donna ed una brava mamma. mi spiace per tutto e ti comprendo. io ho una bambina di 2 anni ed 1 anno fa ero rimasta incinta ma a causa di una extrauterina ho rischiato la vita con tanto di asportazione della tuba, cesareo, trasfusioni, lunga degenza e gravidanze successive compromesse. anche io ho pianto più volte chidendomi "perchè a me?". poi ho guardato mia figlia… ed ho capito di quanto sia fortunata.
tieni duro e non mollare. con tutto il cuore, Silvia
Silvia
Sei una donna forte e coraggiosa. Un abbraccio forte forte
Non so cosa dire .. ho letto tutto fino in fondo…
1 abbraccio forte forte!
Sei così giovane ed hai alle spalle esperienze che non basterebbe una vita per poter sopportare.
Un abbraccio mamma forte e donna positiva!
paperozza bella..cio che non distrugge fortifica…
un abbraccio fortissimo
sei una super mamma
🙂
ciao Papera, ero passata per commentare un maffin o un risotto, ma poi guardando in basso ho trovato questo pezzo della tua storia…e..volevo dirti che mi hai commosso…hai sciolto le mie lacrime…nn so perchè la vita si accanisce su alcune persone..proprio non l'ho capito. Io a forza di mazzate sono diventata più forte…ma poi a tutto c'è un limite…ti abbraccio forte anche se non ti conosco ma è come se ti conoscessi da anni…va bè la prossima volta commento una ricetta con un po' d'allegria!
:'( hai vissuto una delle cose che una donna non dovrebbe mai vivere… ti abbraccio
che brividi…non riesco a scrivere nulla…solo le lacrime rigano le mie guance, un abbraccio Ale.
Anche a me Anais ha salvato la vita, ma lei ce l'ha fatta.
Alessandra ti mando solo un grande bacio!