Willy in viaggio #ascuoladipetcare

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Viaggiare con un cane può essere un’esperienza davvero piacevole: niente ripaga più della sensazione di compagnia e di sicurezza al pensiero che il nostro amico a quattro zampe è con noi e possiamo prenderci cura di lui. A volte però le vacanze si trasformano in disavventure…

Andare in vacanza con un cane significa vivere nuove esperienze, ma anche sottoporsi a dei rischi. Alcuni possono essere evitati con la giusta organizzazione: se hai esperienza o seguendo i consigli degli esperti, puoi rendere la vacanza tranquilla e sicura. Altri invece appartengono alla sfera dell’imprevedibile: è quello che è capitato a noi.

Il nostro cane si chiama Willy, ed è con noi da quando aspettavo Michelle. È arrivato in un momento un cui eravamo tristi per la perdita di un’altra cagnetta, che dopo tanto tempo ci aveva lasciati. La mia figlia maggiore, Valentina, era inconsolabile per questa perdita, ed è per questo che abbiamo deciso di adottare Willy.

Non siamo una famiglia che parte per un viaggio spesso, ma abbiamo l’abitudine di andare a trovare mia suocera un paio di volte l’anno. Nell’estate del 2013 abbiamo pianificato una vacanza al lago per tutta la famiglia, e ovviamente abbiamo portato Willy con noi.

Questo ci ha richiesto una pianificazione preventiva.

Innanzitutto la struttura doveva essere pet-friendly, ovvero gli amici a quattro zampe dovevano essere ben accolti e l’area doveva essere attrezzata per riceverli al meglio.

In secondo luogo, così come siamo soliti fare prima di partire, abbiamo pensato a preparare Willy al viaggio in auto (prassi a cui lui è ormai abituato!).

Le cose che solitamente facciamo prima di partire riguardano una tolettatura speciale, così che lui abba il suo “taglio e piega” per sembrare più bello! No, sto scherzando… il taglio del pelo prima di un viaggio si abbina ad un trattamento antiparassitario extra, e serve a prevenire che Willy possa contrarre parassiti non presenti nel suo ambiente solito (metterei abituale).

Con l’occasione Willy viene anche lavato, anche perché starà in macchina con noi per molto tempo e la macchina viene predisposta con teli igienici, anche se lui, essendo di piccola taglia, viaggia comodamente nel suo trasportino per cani.

Quando viaggiamo con Willy è necessario prevedere diverse pause per la pipì e perché possa bere. Col tempo abbiamo imparato che è bene non far viaggiare un cane a stomaco pieno, per evitare che vomiti, qualche sosta serve (userei “è necessaria”) anche a dargli refrigerio e farlo sgranchire un po’. Eh sì, è proprio come noi umani: ormai si è abituato all’auto e non soffre più e viaggiare in compagnia rientra tra le sue abitudini.

Ma vi stavo raccontando della brutta avventura della trascorsa estate… In quell’occasione, durante una cena in albergo i bambini hanno lasciato per qualche momento la porta aperta e Willy ne ha approfittato per sgattaiolare fuori. Il suo intento era esclusivamente quello di fare un giro di perlustrazione del territorio, annusare un po’ in giro (come aveva fatto durante il giorno) e magari lasciare il suo odore come messaggio per gli altri cani.

Non si è allontanato di molto, è infatti rimasto nei pressi della struttura, ma una coppia lo ha visto da solo e, pensando che si fosse smarrito, lo ha preso con sé. Il guaio è stato che abitavano in appartamento con un altro cane, un mastino, che ha atterrito il povero Willy che per la paura si è buttato giù dal balcone.

Se l’è cavata con poco, rispetto a quanto sarebbe potuto accadere, ma per tutto il tempo noi siamo rimasti con la profonda angoscia di non riuscire a ritrovarlo.

È solo grazie a Facebook e alla rete di contatti che abbiamo mobilitato che siamo riusciti a risalire a queste persone, che pensavano di fare un’opera buona e che invece alla fine avrebbero potuto lasciarlo lì dov’era.

Willy ha il microchip, grazie alla quale è stata possibile una restituzione più veloce.

Questa disavventura ci è costata un bel po’ di soldi per il ricovero in clinica, ma soprattutto tanta tanta paura per lui. Per fortuna tutto si è risolto nel migliore dei modi.

Spero che il mio racconto abbia messo in luce che alcuni accorgimenti possono cambiare le sorti di una storia.

I nostri amici animali sono come membri della nostra famiglia: è importante fare per loro tutto il possibile per il loro benessere e per la nostra tranquillità.

 

Questo articolo è scritto in collaborazione con Purina, A scuola di Petcare

 

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