Muffin di kamut con radicchio asiago e noci

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Il muffin salato, perfetto per un buffet o da presentare come antipasto per le vostre imminenti festività Natalizie. Facili facili da fare e veramente veloci, inoltre la presenza di ingredienti di stagione li rende perfetti per questo periodo. Questi muffin con radicchio asiago dolce e noci sono la mia seconda proposta per l’MTC che dedico a Francesca (con la preghiera di farmi vincere, bhuahahhahaha :DDD).

La folgorazione per questa ricetta mi è stata donata da una canzone bellissima che non smetterei mai di ascoltare “Bitter sweet simphony” di The Verve, l’amaro del radicchio e il dolce dell’asiago secondo me creano una bellissima sinfonia di profumi e sapori.

 

Guardate il video, c’è lui, che da le spalle ad una freccia che indica una direzione diversa, va avanti, superando i mille ostacoli che gli tagliano la strada, non fermandosi mai di fronte a nulla e credendo sempre di più in se stesso. Mi piacerebbe davvero essere così e per quanto mi è possibile da sognatrice incallita cerco di inseguire i miei sogni più che posso, certo magari non mi scontro con chi non c’entra nulla, non sbatterei contro le persone, però se abbiamo dei sogni dobbiamo crederci, inseguirli, viverli e volerli con tutte le forze. Do spesso questo messaggio ai miei figli, inseguite i vostri sogni, credeteci e non abbandonateli. Magari un giorno scoprirete che quel sogno non era quello che volevate davvero, ma almeno ci avete provato e non siete rimasti con quel “SE” nella mente (ecco qui il gheriglio di noce, quel sogno impresso nella tua mente). O magari potrete scoprirvi piacevolmente soddisfatti di aver raggiunto un sogno che sembrava sempre una spanna davanti a voi, immaginate la soddisfazione, la forza che tutto questo può portare alla vostra vita. Insomma pura energia, che vi fa affrontare il dolce amaro della vita :). Ecco a voi la ricetta.

 

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Difficoltà
Facile
Preparazione
10 minuti
Cottura
20 minuti
Costo
Basso
N° persone
18 pz circa

Ingredienti:

300 g di farina di kamut biologica

2 uova

150 g di radicchio di Treviso

50 g di asiago fresco di tipo dolce

125 g di ricotta fresca (vaccina)

50 g di olio di semi di girasole

150 g di latte fresco intero

sale e pepe q.b.

gherigli di noce (uno per ogni muffin)

1/2 cucchiaino di bicarbonato

8 g di lievito per torte salate

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Preparazione:

Preparate la ricotta, schiacciandola con una forchetta e lavorandola brevemente fino a ridurla in una crema grossolana, la ricotta che ho usato io era molto asciutta, quindi attenzione, se la vostra è più liquida, mettete meno latte nell’impasto.

Tritate finemente il radicchio e grattugiate l’asiago fresco.

In una ciotola inserite tutti gli ingredienti secchi: farina, lievito, bicarbonato e il sale. In un’altra ciotola inserite tutti i liquidi: le uova, che romperete evitando di incorporare aria, il latte, l’olio. Inserite tutti gli ingredienti liquidi all’interno degli ingredienti solidi e non viceversa. Mescolate velocemente ma non a lungo, infine inserite la ricotta e amalgamate e infine il radicchio e l’asiago dolce, mescolate ancora per poco, Il composto dovrà presentarsi poco lavorato. Riempite i pirottini fino a poco meno sotto il bordo, mettete al centro un gheriglio di noce. Preriscaldate il forno a 190°. Infornate in forno già caldo e abbassate la temperatura a 180°, per circa 20 minuti (a seconda delle dimensioni del pirottino), vale la prova stecchino, quindi regolatevi in base al vostro forno. Sfornate, lasciate intiepidire per 5 minuti e poi tirateli fuori dalla teglia per muffin. Questa ricetta, inizialmente mi aveva donato dei muffin con una bella cupola, però visto che il formaggio asiago fresco e stato inserito grattugiato, finché questo era caldo mi manteneva la cupola, ma poi raffreddandosi, e quindi solidificato anche il formaggio, la cupoletta è rientrata, senza nulla togliere comunque alla bontà del mio muffin. Per capire se il muffin è pronto deve essere dorato fate la prova stecchino ma per la presenza del formaggio sarà abbastanza umido. Inoltre sentirete il profumo del radicchio che inebrierà la vostra casa.

 

Con questo post partecipo all’MTC di questo mese

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Comments

  1. Canzone bellissima, come i tuoi muffin che sono anche buonissimi!

  2. Solo recentemente ho scoperto il kamut, e devo dire che non l’ho più lasciato (quanto meno per la pasta).
    Mi segno subito la tua ricetta, che farò sicuramente al più presto.
    Complimenti!
    :*

  3. “No change, I can change
    I can change, I can change
    But I’m here in my mold
    I am here in my mold
    And I’m a million different people
    from one day to the next
    I can’t change my mold
    No, no, no, no, no
    I can’t change
    I can’t change..”
    “Nessun cambimento, io posso cambiare,
    io posso cambiare, io posso cambiare,
    ma sono qui nel mio stampo
    sono un milione di persone diverse giorno dopo giorno..
    non posso cambiare il mio stampo, no, no, no, no posso cambiare…”
    Questo è il ritornello, un vero inno al “vorrei ma non posso”:-) il senso di tutta la bittersweet symphony , la constatazione dolce/amara della realtà.
    Che tu hai perfettamente racchiuso nei tuoi muffins abbinando radicchio e asiago, ma anche le noci e la ricotta, il tutto nella farina di kamut, dal sapore che vira leggermente al dolce.
    Un suggerimento: prova a ripassare il radicchio prima in padella con poco olio e magari uno spicchio d’aglio, poi fallo raffreddare e uniscilo agli ingredienti secchi, il radicchio tirerà fuori tutto il suo sapore!
    Grazie infinite e un bacione!!

    • Mammapapera dice

      grazie cara, di norma faccio così, ho voluto fare diversamente questa volta, e devo dire che il radicchio si sentiva comunque 🙂

  4. Dolce/amaro come la vita, ma che soddisfazione!
    Mi piacciono i tuoi muffins, sia per l’abbinamento degli ingredienti sia per l’abbinamento alla lirica della canzone.
    Brava Ale!
    Nora

  5. La canzone è bella,i muffin mi fanno una gola pazzesca…ma che brava!!! Brava!!!

  6. Gran bella canzone, grande lezione di vita, quella che stai dando ai tuoi figli.
    sui muffins, che dire? la corrispondenza cn l’ispirazione è chiarisisma, ma la loro bontà lo è ancora di più. Sarà che impazzisco per il radicchio, ma li trovo davvero molto ben equilibrati e irresistibili. Brava!

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