Frammenti di vita #10

 

…..Continua

 

Dieci mesi di sofferenza, di paura, di perdite.

Dieci mesi in cui ero diventata cieca, non vedevo quello che avevo, non capivo quanto io fossi già ricca, non vedevo, vedevo solo me, il brutto che avevo dentro, lo sconforto di non aver fatto abbastanza.

Il primo novembre, in visita al cimitero, a trovare il mio piccolo Andrea, con la voglia di poterlo riabbracciare e quasi come in attesa di un suo SI, gli parlai della voglia di riprovarci di avere il mio sole, di avere lei Michelle.

Lo so che avevo già due figlie, ma la voglia di poter accudire un pargolo, di godere di quelle gioie era tantissima.

Quella sera Michelle era già dentro di me, un piccolo seme e io ne ero già cosciente, come se il mio piccolo Andrea mi avesse dato il suo ok.

Furono nove mesi, pieni di paura che tutto si potesse ripetere, quasi non ci credevo, però ero così felice, finalmente sorridevo, amavo le mie passeggiate sotto il sole, amavo quella pancia che cresceva e adoravo mettermi le maglie strette così che si vedesse ^_^.

Adoravo persino quelle nausee che mai abbandonavano la mia giornata, perche sapevo che lei stava bene, i suoi movimenti, era così delicata, giocavamo insieme e avevamo trovato il nostro modo pe comunicare, sembrerò pazza, ma io davo dei colpetti alla pancia e lei rispondeva ad ogni colpetto lei ne dava uno se ne davo due lei ne dava due e usava il mio stesso ritmo.

Persino il parto, cesareo, fu perfetto e non per il cesareo perché avrei preferito un naturale, vista la mia paura a tutto ciò che era invasivo, insomma ne aveva passate tante e quella paura era anche giustificata.

Una bimba adorabile, la sua nascità fu un giorno meraviglioso, e fuori dalla sala parto avevo tutto ciò che nella mia vita contava, mio marito, le mie bimbe, i miei genitori, le mie sorelle e i miei fratelli che mi aspettavano.

Era la figlia di una famiglia allora unita, e benchè ne ho un bellissimo ricordo mi manca molto quell’unione e mi manca mia sorella.

 

Arrivata in camera, mi comunicano che avevano deciso di aprire un ristorante tutti insieme, e io ne ero felice, mi aspettavo finalmente di avere mia mamma e le mie sorelle più vicino, di vedere le mie figlie finalmente con zie e nonni felici.

Però non sapevamo che quella scelta sarebbe stata distruttiva.

Pochi mesi dall’avvio, l’attività che non decollava, la delusione e lo stress che ci fece dire cose, che nessuno di noi pensava, una lite e non ho più visto mia sorella.

Per i primi due anni nemmeno i miei genitori, un pò per colpa mia che ero molto arrabbiata di questa situazione.

Ma non credevo che una cosa fatta così, potesse rovinare una vita intera.

I miei pensieri? Non mi aspettavo una cosa del genere, non mi sembrava giusto, perché ancora :'(?

 

Però non avevo tempo di fermarmi a piangere, ho dovuto rimboccarmi le maniche e andare avanti con il lavoro.

Ecco perché oggi ho sempre paura di sbagliare, una parola detta e nemmeno tanto con cattiveria ma in risposta a ciò che era stato detto a me, è crollato il mio mondo, mi è crollato sotto i piedi, ecco se potessi tornare indietro rifarei quasi tutto, tranne che dire quello che ho detto in quel giorno.

Forse è giusto che io mi sia trovata sola, in un momento delicato della mia vita.

Forse è giusto che ho sofferto tanto così, forse dovevo pagare per qualcosa che ancora non so o ancora non ho fatto.

So solo che per ogni cosa c’è un motivo, me ne sono accorta a distanza di anni e sebbene non riesca a trovare una motivazione a ciò che sia successo con mia sorella, ho ancora le parole di una signora che io porto nel cuore.

La signora Angelina, che venne a trovarmi un pomeriggio al bar del mio ristorante per bere qualcosa con sua figlia disabile, una donna forte e molto profonda, le sue parole mi toccarono e sebbene non l’ho più vista, ho ancora vivo il suo ricordo, quasi fosse un angelo mandato per dirmi qualcosa di importante.

Le sue parole furono: “ricordati che tutto si risolverà, ci saranno degli avvenimenti che vi porteranno a riavvicinarvi”!!!

Come faceva a sapere? Io non avevo mai parlato con lei.

Dopo due mesi arriva la notizia, di un altro cucciolo dentro di me, Biagio.

Il giorno che Biagio nacque, i miei genitori erano fuori dalla sala operatoria ad aspettarmi e la visione di mia madre che finalmente entrò fu per me un’emozione grandissima.

Chissà questa signora Angelina chi me la mandò, so solo che mi ha portato una carezza molto consolatoria.

Comments

  1. Ciao Alessandra, ti faccio i complimenti (e non è la prima volta) per il coraggio che hai nel mettere fuori i tuoi sentimenti, le tue esperienze di vita(positive e negative)…
    Vorrei dire un piccolo pensiero sull’ultimo tuo pensiero”Chissà questa signora Angelina chi me la mandò”… tu non sai chi l’ha mandata ma sai che qualcuno l’ha mandata…nella vita nulla accade “per caso”, non si incontrano persone “per caso”. Ad ogni gesto della nostra vita c’è una motivazione che, noi esseri umani, per quando ci consideriamo intelligenti non riusciamo a capire…Auguri per i tuoi pargoli

  2. Gli angeli ci sono Ale…. bisogna crederci e tu lo hai sperimentato, ti ringrazio per queste tue confessioni che penso siano difficili da mettere in condivisione e che ti fanno conoscere come una persona vera….. Baci

  3. mettere a nudo la propria anima, le proprie emozioni, le proprie debolezze e le proprie paur non è semplice…spesso puoi mentire agli altri, a chi ti circonda, un sorriso spesso cela grandi e abbondanti lacrime, ma quando sei da sola, davanti al pc a scrivere di te, a metter giù parole che rispecchiano la tua anima, non puoi che essere limpida e sincera. E questa trasparenza viene fuori tutta dalle tue parole. Parole di tristezza ma anche di speranza, la speranza di chi riesce a cogliere in parole di una sconosciuta, in incontri nel quotidiano, tutto il miracolo e la bellezza della vita che a volte gioca a nascondino con noi…grazie per la tua sensibilità! un abbraccio!

  4. Ale, sei una persona meravigliosa e questo lo sa anche tua sorella! le cose si aggiustano…bisogna solo aspettare che i tempi siano maturi! Ho sempre pensato che gli angeli esistano e spesso li ritroviamo proprio nelle persone che incontriamo per caso….pensa te la signora si chiamava proprio Angelina! e non pensare che sia giusto il fatto che tu sia stata da sola in un momento così delicato della tua vita…quel che è giusto è potersi alzare al mattino, guardarsi allo specchio e vedere nell’immagine riflessa la serenità che ci ritorna dalla consapevolezza di aver agito correttamente! Ed io che ti ho conosciuta (e tranquilla non lo dico per adularti), posso tranquillamente dire che i tuoi occhi parlano per te: hai una bellissima luce dentro, la stessa luce che caratterizza le persone fantastiche e brillanti! Grande Ale!

  5. non nego e non mi nascondo nel dirti che sto piangendo per quello che hai scritto . leggere la tua storia è stato come ri-percorrere la mia vita.. la perdita di figli, la delusione di un attività, la lontananza di un fratello… il ritrovarsi nei momenti difficili ..
    Spero anch io avere ancora la gioia di un altro figlio, di tornare ad essere felice e spensierata per gustarmi un po la vita…grazie per la tua amicizia

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